Imparare a raccontare
A tutti quanti sarà capitato di raccontare delle storie. È una cosa che facciamo abitualmente facendo riferimento a una cosa che ci è capitata, a un libro che abbiamo letto, o a un film che abbiamo visto. In quel momento senza rendercene conto, stiamo in qualche modo facendo “spettacolo”; c’è una persona che racconta, l’attore, ci sono una o più persone che ascoltano, il pubblico, c’è una storia da comunicare, il testo.
Imparare a raccontare consiste proprio in questo. Si prende un testo, che può essere un testo teatrale, commedia o dramma che sia, ma anche un racconto, un romanzo, o semplicemente una cosa che ci è capitata, una storia insomma; la si studia, la si analizza, la si sintetizza nel suo significato per divertirsi poi a restituirla. Nel caso di un testo teatrale, attraverso i personaggi che via via ci troveremo a interpretare; nel caso di un racconto, attraverso la nostra affabulazione, cercando di far vivere al presente la tensione emotiva del personaggio che racconta, come se effettivamente quella emozione, quella gioia, quel dolore fossero vissuti in quel momento. Questo renderà vivo il racconto facendo così arrivare allo spettatore quella tensione emotiva, quel QUI e ORA indispensabile in ogni forma di teatro dove, come in questo caso, gli unici effetti speciali sono affidati alla forza del testo e alla capacità interpretativa dell’attore.