Il monologo
Recitare è una cosa da bambini, monologare un atto di maturità. (V. Gassman)
Il monologo, (dal greco μόνος, “solo”, e λόγος, “discorso”) è la forma espressiva più alta in ambito teatrale, poiché l’attore parla come se pensasse ad alta voce. Il prologo della tragedia greca ha spesso forma di monologo, così come è frequente all’interno della tragedia stessa e poi nella commedia nuova e nel teatro latino, comico e tragico, come anche in quello moderno, dove dà luogo a momenti di alta poesia. Bandito dal teatro verista dell’ottocentesco, ritorna in modo prepotente in tutto il teatro contemporaneo quale espediente tecnico per far penetrare gli spettatori nei meandri dei pensieri e della psicologia dei personaggi.
Se è vero che il “miracolo” dell’insegnare teatro consiste nel mettere in luce componenti insospettabili e segrete del carattere di ogni singolo interprete, educare proprio nell’accezione latina di “educere”, ovvero tirare fuori e palesare le specifiche capacità nascoste, costringendo il proprio Io ad un costante esercizio di affermazione e consapevolezza, il lavoro dedicato al monologo, intende sollecitare ogni giovane attore a misurarsi con il più importante ma anche “pericoloso” banco di prova. Dopo aver affrontato un percorso formativo, incentrato sull’acquisizione di tutti gli strumenti tecnico/espressivi indispensabili per poter recitare, è fondamentale aver pronti, uno o più monologhi che siano validi e validati, in quanto unici strumenti realmente necessari per affrontare il cosiddetto “mondo del lavoro”.
Il percorso proposto quindi, spaziando in tutte le epoche teatrali, affinché ciascuno possa intercettare la “parola” a lui maggiormente congeniale e affine alla propria capacità interpretativa e contemporaneamente ampliare la conoscenza delle opere del patrimonio teatrale, si prefigge il doppio obiettivo di impadronirsi di quel “portafoglio interpretativo” maturo e vincente nella restituzione dei mondi proposti, espandendo così il proprio bagaglio di nuovo materiale ricco e sicuro, e nel contempo di acquisire strumenti utili per essere in grado di riuscire a preparare un’audizione proficua anche in maniera autonoma e soprattutto efficace.