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DAL SIGNIFICATO ALLA FANTASIA NELL’INTERPRETAZIONE

Alla scoperta della verità in scena 

Il mio è un lavoro di studio che parte dal testo, si snoda nei mondi dei personaggi e si apre alla realizzazione di una magnifica storia narrata a più voci, da diverse prospettive e in cui ognuno si batte per la propria vittoria. Perché il teatro è così: è vita o morte. Se non si difende fino allo strenuo il proprio personaggio, quel personaggio muore; se non si difende il lavoro di gruppo e di ascolto che si fa con i colleghi, la sintonia si distorce e quel che resta è un’orchestra stonata; se non si difende la nostra forma fisica, la nostra voce e la nostra espressione, il nostro corpo sparisce dalla scena. La partenza è la comprensione approfondita del testo da recitare, per arrivare a costruire un personaggio solido. Sono le circostanze e le dinamiche tra personaggi, che creano il pregresso del nostro personaggio con le sue caratteristiche e le sue necessità future. E le parole del testo che pronuncia sono il frutto naturale di questo meccanismo, di questo scontro tra mondi. Di tutti i personaggi, siano essi i più piccoli fino ai protagonisti. Un testo per il cinema o per la televisione così come una drammaturgia rappresentano la chiave; è al loro interno che possiamo trovare tutto quello che ci serve per porre le basi sulle quali, ma solo dopo averle ben posizionate, è possibile costruire qualcosa di personale, coraggioso, finanche estremo, perché no. E’ tutto scritto lì. Ed è in questo momento che entra in gioco la fantasia: tutto quello che la nostra natura, il nostro talento e la nostra personalità mettono a disposizione per creare qualcosa di estremamente vero, perché a noi vicino e di sorprendentemente nuovo, perché personalissimo. Lavoro con gli attori perché il primo e unico obiettivo sia non smettere di domandarci, cercare e scoprire il mondo nel quale entreremo per poterlo recitare. Perché il fine ultimo è restituire verità. Rendere vera quella storia che stiamo raccontando. 

E se noi crediamo in qualcosa anche chi ci guarda ci crederà.

Contenuti e attività:

  • Lavoro sulle dinamiche di gruppo
  • Analisi e approfondimento del testo
  • Ricerca e scoperta dei personaggi
  • Costruzione del mondo dei singoli personaggi
  • Osservare lo sviluppo delle dinamiche tra personaggi 
  • Lavoro sulle scene 

Una nuova sezione sono:

Le autoregie e le regie collettive sullo stesso testo.

In questo modo viene stimolato ulteriormente e sotto un diverso aspetto:

  • il lavoro di gruppo
  • la responsabilità delle scelte per la costruzione di una scena
  • l’autonomia
  • la visione di insieme 

Barbara Folchitto

Diplomata presso la RADA (ROYAL ACADEMY OF DRAMATIC ART) Di Londra. Studia con Nicolaj Karpov, Emma Dante, lavora in teatro con Gabriele Lavia, Giancarlo Sepe, Walter Manfrè, al cinema con Ferzan Ozpetek, Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo.