Il corso
Il LAVORO DELL’ATTORE ci consente di visitare territori ignoti permettendoci quel rischio che nel quotidiano quasi mai riusciamo a concederci. La realtà immaginaria che creiamo può essere una guida alla scoperta di chi siamo, anche più grande di quella che la realtà oggettiva ci offre ogni giorno.
L’attore deve essere disposto a “disintossicarsi” dai trucchi quotidiani, a passare in quel territorio sconosciuto, scomodo ed emozionante, senza anestesia, dove deve svegliarsi, sentire la scossa della vita, il disagio e poi il benessere di scoprirsi completo, complesso, se stesso e altro da se.
Il WORKSHOP sarà guidato da un tema che farà da filo conduttore all’esperienza, attraverso esercitazioni fisiche, sensoriali e sceniche che vogliono spingere l’attore a non restare ancorato alle proprie opinioni, a ciò che sa o crede di sapere di se stesso, perché noi siamo pieni e vivi nell’apertura e nello sguardo dell’altro: camminare nel territorio dell’ignoto, spingerci negli spazi interni che temiamo o che non conosciamo, ci porta in un’area preziosa, vasta e non sempre affiorata alla consapevolezza, dove i codici noti lasciano spazio a nuove scoperte.
La scena, sia essa il teatro o il cinema, è il luogo dell’azione, del racconto, della meraviglia, è lo spazio dove ci aspettiamo che accada qualcosa: qualcosa che il pubblico riconosce, sente, ama o odia, raccoglie o rifiuta, un atto vivo che mette in campo la nostra umanità.